La mia scelta di diventare Puericultrice
- Daniela Augugliaro
- 21 mar 2019
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 28 mag 2020
Molto spesso, se non ogni volta, che dico di essere una Puericultrice nessuno sa di cosa stia parlando. In effetti quando è iniziata la mia avventura neanche io sapevo bene cosa fosse una puericultrice e di cosa si occupasse nello specifico, sapevo solo che era sicuramente qualcosa legato ai bambini e quindi ero già sicura della mia scelta.
La scintilla si è accesa quando è nata mia nipote Emma, anzi forse anche prima, durante tutta la gravidanza di mia sorella.

Io ho sempre amato i bambini, il loro mondo mi ha sempre affascinato.
Sin da piccola ho avuto questa grande passione e il mio desiderio più grande è sempre stato quello di lavorare con loro.
Negli anni ho fatto diversi studi a riguardo, ho imparato molto su questo mondo, per me, magico.
Ho imparato che ogni bambino è diverso dall'altro, che ognuno ha i suoi tempi, che se una regola va bene per uno non è detto che vada bene per l'altro, ho imparato quale sia il modo migliore per approcciarsi a loro, e tante altre cose di cui magari parlerò in un altro post.
Tuttavia da quando c’è Emma ho deciso di allargare i miei orizzonti e ho iniziato ad appassionarmi anche a tutto ciò che c’è riguarda la Puericultura.
Non è stato facile per me, in quanto ho dovuto lasciare la mia città e soprattutto la mia famiglia, per trasferirmi ad Avezzano per frequentare la scuola per Puericultrici per quasi un anno; ma se dovessi tornare indietro lo rifarei altre cento volte. E' stata un'esperienza meravigliosa in cui ho imparato tantissime cose, e che mi ha permesso di avvicinarmi sempre di più al mio sogno più grande.
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